Veterinario Dermatologo Roma

Veterinario dermatologo
Roma

La visita dermatologica

La visita dermatologica

Il tuo cane si gratta un pò troppo spesso? Hai notato che il tuo gatto ha perso del pelo? Hai visto pustole o crosticine sospette? Le dermatosi del cane e del gatto rappresentano il secondo motivo di visita veterinaria (dopo la vaccinazione). Possono essere localizzate o diffuse, accompagnate da prurito o non pruriginose. Le cause possono essere molteplici:

♦ Dermatiti allergiche (ad esempio da intolleranze alimentari).

♦ Dermatiti parassitarie (Rogna sarcoptica, Demodicosi, etc..).

♦ Leishmaniosi.

Il tuo cane si gratta un pò troppo spesso? Hai notato che il tuo gatto ha perso del pelo? Hai visto pustole o crosticine sospette? Le dermatosi del cane e del gatto rappresentano il secondo motivo di visita veterinaria (dopo la vaccinazione). Possono essere localizzate o diffuse, accompagnate da prurito o non pruriginose. Le cause possono essere molteplici:

♦ Dermatiti allergiche (ad esempio da intolleranze alimentari).
♦ Dermatiti parassitarie (Rogna sarcoptica, Demodicosi, etc..).
♦ Leishmaniosi.

Dermatosi pruriginose del cane

Dermatosi pruriginose del cane

Nel cane le dermatosi pruriginose sono molto frequenti. Non a caso, in questa specie, il prurito è il primo motivo di visita dermatologica. Questo succede perchè spesso le patologie che inizialmente non sono pruriginose possono diventarlo in un secondo momento (per infezioni batteriche secondarie o fungine). A complicare il tutto si aggiunge il fatto che patologie molto diverse tra loro possono causare le stesse lesioni e, al contrario, la stessa dermatosi può manifestarsi clinicamente in maniera diversa in specie diverse. Per esempio, in corso di dermatiti allergiche cane e gatto si comportano in maniera completamente diversa.

Nel cane le dermatosi pruriginose sono molto frequenti. Non a caso, in questa specie, il prurito è il primo motivo di visita dermatologica. Questo succede perchè spesso le patologie che inizialmente non sono pruriginose possono diventarlo in un secondo momento (per infezioni batteriche secondarie o fungine). A complicare il tutto si aggiunge il fatto che patologie molto diverse tra loro possono causare le stesse lesioni e, al contrario, la stessa dermatosi può manifestarsi clinicamente in maniera diversa in specie diverse. Per esempio, in corso di dermatiti allergiche cane e gatto si comportano in maniera completamente diversa.

Nel cane con dermatite allergica le lesioni sono localizzate principalmente alla testa e alle zampe, mentre in caso di dermatite allergica al morso di pulce (DAP) le lesioni sono per lo più dorso lombari. Nel gatto, invece, queste due patologie si manifestano con prurito nella zona testa/collo (cosiddetto prurito cervico-facciale) o con un leccamento della zona addominale e del dorso.

Nel cane con dermatite allergica le lesioni sono localizzate principalmente alla testa e alle zampe, mentre in caso di dermatite allergica al morso di pulce (DAP) le lesioni sono per lo più dorso lombari. Nel gatto, invece, queste due patologie si manifestano con prurito nella zona testa/collo (cosiddetto prurito cervico-facciale) o con un leccamento della zona addominale e del dorso.

Qual è lo scopo della visita veterinaria dermatologica?

Lo scopo della visita è quello di formulare una diagnosi che permetta di mettere in atto la terapia più adeguata. Per fare ciò è indispensabile seguire un iter diagnostico minuzioso.

Il veterinario dovrà pertanto essere a conoscenza della storia della malattia (età dell’animale al momento dell’inizio dei sintomi, natura e localizzazione delle lesioni, presenza di prurito, trattamenti somministrati e risposta dell’animale a tali terapie) prima di cominciare l’esame clinico. Importante considerare anche la dieta seguita dall’animale in quanto l’alimentazione incide sempre sulla qualità di cute e mantello.

La raccolta dati è quindi una tappa fondamentale che spesso permette di formulare una lista di ipotesi diagnostiche che verranno in seguito avvalorate da esami complementari.

caso di dermatite da malassezia su cane

Alcuni di questi esami vengono effettuati direttamente durante la visita e sono:

Raschiato cutaneo per evidenziare Acari.
Esame del pelo al microscopio (tricogramma).
Esame alla lampada di Wood (per l’evidenziazione di spore di funghi).
Esame citologico di pustole o di materiale prelevato dal condotto uditivo.
Scotch test.

Alcuni di questi esami vengono effettuati direttamente durante la visita e sono:

Raschiato cutaneo per evidenziare Acari.
Esame del pelo al microscopio (tricogramma).
Esame alla lampada di Wood (per l’evidenziazione di spore di funghi).
Esame citologico di pustole o di materiale prelevato dal condotto uditivo.
Scotch test.

Talvolta però questi esami non sono diagnostici. In quel caso si deve ricorrere ad una biopsia cutanea, che è l’unico esame in grado di diagnosticare alcune malattie autoimmuni e alcune forme tumorali ad espressione cutanea. Anche gli esami del sangue possono a volte  essere di per sè diagnostici, come gli esami sierologici per le malattie infettive o gli esami ormonali. Proprio per tale motivo sarà chiesto, se possibile, di portare l’animale in visita a digiuno (almeno 8 ore), di portare gli eventuali accertamenti diagnostici già eseguiti e le terapie che sono state eseguite fino a quel momento. Durante la visita dermatologica verrà ispezionata dettagliatamente non solo la cute ma anche i padiglioni auricolari, il tartufo, i cuscinetti plantari e le unghie.

Talvolta però questi esami non sono diagnostici. In quel caso si deve ricorrere ad una biopsia cutanea, che è l’unico esame in grado di diagnosticare alcune malattie autoimmuni e alcune forme tumorali ad espressione cutanea. Anche gli esami del sangue possono a volte  essere di per sè diagnostici, come gli esami sierologici per le malattie infettive o gli esami ormonali. Proprio per tale motivo sarà chiesto, se possibile, di portare l’animale in visita a digiuno (almeno 8 ore), di portare gli eventuali accertamenti diagnostici già eseguiti e le terapie che sono state eseguite fino a quel momento. Durante la visita dermatologica verrà ispezionata dettagliatamente non solo la cute ma anche i padiglioni auricolari, il tartufo, i cuscinetti plantari e le unghie.

Focus di approfondimento

Le otiti nel cane e nel gatto

Come si manifestano le otiti?

Il vostro animale si gratta le orecchi e scuote spesso la testa? Forse è il caso di farlo controllare e scoprire se soffre di OTITE.
Esistono diversi tipi di otite:

⇒ Otite esterna. Consiste nell’infiammazione del condotto uditivo esterno, fino al timpano, ed è accompagnata da un prurito significativo. A volte il dolore è forte e l’animale può rifiutarsi di farsi toccare l’orecchio. Si osserva comunemente una secrezione marrone o nerastra sul bordo del condotto uditivo, spesso associata ad uno sgradevole odore rancido.
⇒ Otite media. Colpisce le bolle timpaniche e può o meno essere associata all’otite esterna. L’animale si gratta alla base dell’orecchio o si lamenta quando viene toccata questa zona. Scuote la testa, la tiene inclinata. Talvolta si associano disturbi neurologici.
⇒ Otite interna. È più rara, ma più grave. Colpisce il sistema vestibolare o il nervo uditivo e può quindi portare a sordità o gravi problemi di equilibrio.

Quali sono le principali cause dell’otite esterna?

♦ Allergie
♦ Parassiti (Otoacariasi)
♦ Corpi estranei (spighette d’erba in estate, ecc.)

♦ Cerume in eccesso dovuto ad un malfunzionamento del processo naturale di pulizia del condotto uditivo

Alcuni fattori possono predisporre all’otite esterna, come le caratteristiche anatomiche e/o razziali: presenza di numerosi peli nelle orecchie (barboncino, ecc.), orecchie cadenti con scarsa ventilazione (cocker spaniel, setter, ecc.), condotto uditivo stretto (shar-pei, ecc.) o cani inclini alla dermatite atopica (bulldog francese, westie, ecc.). Le recidive sono comuni in questi animali, aumentando il rischio di complicanze.

Quali sono le complicanze delle otiti?

A seguito di otiti ripetute l’equilibrio della flora nel condotto uditivo viene alterato e di conseguenza i batteri e i funghi che vi si trovano possono moltiplicarsi in modo anomalo, causando così un’infezione più profonda e grave. Inoltre, in caso di recidiva, le pareti del condotto uditivo tendono ad ispessirsi provocando talvolta la totale chiusura del canale auricolare.
Più tardi viene trattata l’otite, maggiore è il rischio che l’otite da esterna si trasformi in otite media, interna oppure in otoematoma.

Come trattare e limitare il rischio della recidiva?

La regolare pulizia del condotto uditivo con un trattamento adeguato ed efficace aiuta a prevenire le ricadute.
In caso di otiti ricorrenti il veterinario potrà talvolta effettuare, in ambulatorio, una pulizia in anestesia generale, al fine di eliminare il cerume in eccesso e i detriti cellulari stagnanti nel condotto. Questo intervento aumenterà l’efficacia del prodotto terapeutico (antibiotico, antimicotico, ecc.) che dovrà poi essere somministrato secondo le raccomandazioni del veterinario (modalità e frequenza). In caso di ispessimento significativo delle pareti del canale, può essere indicato un trattamento sistemico a base di antibiotici.

IMPORTANTE. In caso di insuccesso si DEVE ricorrere ad un tampone auricolare in modo tale da isolare il germe responsabile e mettere in atto una terapia antibiotica specifica (in seguito all’esito dell’antibiogramma).

Otoematoma.

L’otoematoma è una RACCOLTA di SANGUE e SIERO tra cute e cartilagine del padiglione auricolare. È più frequente nel cane che nel gatto, e clinicamente si presenta come un rigonfiamento della parte interna dell’orecchio. In seguito allo scuotimento delle orecchie i vasi sanguigni presenti nella pinna (parte libera dell’orecchio) si rompono con conseguente raccolta di sangue che va a formare una sacca fluttuante ben visibile. L’otoematoma non si presenta solo come una diretta conseguenza di un’otite, poichè infatti in alcuni casi compare senza che ci sia infezione o infiammazione del condotto uditivo. In questi casi è probabile che, soprattutto nelle razze più soggette a dermatite atopica, ci sia un coinvolgimento del sistema immunitario.

Alcuni recenti casi clinici

Alcuni recenti casi clinici

DOTT.SSA MARCELLA LUCIA DERMATOLOGO VETERINARIO

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